L’amore dei russi per l’Italia è una storia di lunga data, ma anche oggi, nonostante le sanzioni occidentali contro la Russia e la crisi, i russi scelgono l’Italia per le proprie vacanze. Sembra quasi che l’amore per l’Italia sia già nel DNA dei russi.

Non è un segreto per nessuno che l’Italia è una fra le mete preferite dai russi, nonostante esistano posti magnifici sparsi in tutto il mondo, per un russo l’Italia ha sempre quell’ingrediente in più, a volte inspiegabile. È vero amore insomma.

Per secoli il Tour italiano era una meta d’obbligo per scrittori, artisti e aristocratici, una cura non solo per il fisico, visto il clima mite della penisola, ma anche un bisogno per l’anima. Ebbene, anche se i tempi sono cambiati, l’amore per l’Italia è rimasto e le sanzioni contro la Russia non hanno fermato questa passione.

Sputnik Italia ha raggiunto per una riflessione in merito la scrittrice Simona Agostini, autrice del libro “Toglietemi tutto ma non le vacanze — i russi scelgono l’Italia” (Intermedia edizioni).

— Simona, nel suo libro ha analizzato in chiave economica i flussi turistici russi verso l’Italia. Le sanzioni dell’Occidente contro la Russia non hanno fermato la passione dei russi per il Belpaese? 

— I russi vengono in Italia con grande piacere e amano questo Paese. Le sanzioni hanno sicuramente un po’bloccato il turismo, però i russi nonostante tutto amano ugualmente l’Italia e ci vengono spesso. Il flusso turistico del 2015 e del 2016 dopo le sanzioni è diminuito del 25-30%, però i russi che avevano un visto di lunga durata hanno continuato a venire in Italia. I turisti di una classe medio alta non hanno problemi legati al cambio rublo-euro ed hanno ovviamente continuato a viaggiare per il Belpaese.

— Che cosa attira maggiormente i russi oggi in Italia? Che cosa li spinge a scegliere il Belpaese per le loro vacanze? 

— Da quello che ho compreso, i russi sono molto attratti oltre che dal capitale culturale, artistico anche dalla grande varietà di panorami che l’Italia offre. Sono attratti dalla possibilità di fare acquisti di beni di lusso o di tutto ciò che rappresenta l’italianità. I russi sono molto ben predisposti verso tutti i beni italiani, sia nel campo della moda, sia nel campo enogastronomico. I russi amano molto il cappuccino, la mozzarella, il prosciutto. Amano le grandi firme, seppur acquistate da grandi colossi esteri, perché adorano il design italiano. Vanno pazzi per Gucci, Fendi, Bulgari. Inoltre comprare queste merci direttamente in Italia rappresenta una convenienza significativa.

Simona Agostini, scrittrice

Dalle mie ricerche ho visto che per l’acquisto di yacht è stato molto interessante l’anno del 2016. Nel 2015 e nel 2016 è stato molto interessante anche l’acquisto di unità immobiliari.

— I russi amano a tal punto l’Italia che vorrebbero trasferirsi?

— Sì, mostrano un grande apprezzamento all’Italia e al popolo italiano. Anche se inizialmente il carattere del russo è molto più riservato, quando si trova a suo agio, è molto simile al carattere degli italiani.  C’è un’affinità culturale fra noi.

— L’amore dei russi per l’Italia è di lunghissima data, già secoli fa gli scrittori, gli aristocratici, gli artisti partivano per l’Italia, un Tour quasi d’obbligo. Come allora, anche oggi i russi prediligono l’Italia. Possiamo dire che quest’amore è nel DNA?

— Possiamo dire proprio così. Vorrei anche aggiungere che quando gli italiani a loro volta vengono in Russia, a visitare Mosca, San Pietroburgo, restano talmente affascinati che vogliono ritornarci. Il vostro è un grande Paese, quindi attrae moltissimo ed è un Paese che offre molto.

Simona Agostini, scrittrice

— La bellezza è il motore dell’economia italiana. Investendo in questo settore e sviluppando il turismo, l’Italia guadagnerebbe moltissimo. Che cosa c’è da migliorare e che passi vanno intrapresi a suo avviso?

— L’ho spiegato proprio nel mio libro. L’Italia in questo contesto ha dei punti di forza e delle debolezze. I punti d forza sono l’arte e la cultura, l’enogastronomia, il lusso. Dobbiamo migliorare molto però soprattutto nell’accoglienza, purtroppo non abbiamo delle grandi strutture, non siamo pronti a ricevere grandi masse di turisti. Il nostro personale non è molto istruito, non molti conoscono la lingua russa. Questo diventa un handicap nel relazionarsi con i russi. È un problema che riguarda anche la relazione con altri turisti. Ogni visitatore preferirebbe avere una guida che parli la sua lingua, essere accolto in hotel da personale specializzato che parli la sua lingua.

— Le sanzioni antirusse hanno penalizzato molti Paesi europei, in primis l’Italia. Qual è il suo auspicio per quanto riguarda i rapporti futuri fra l’Europa e la Russia e soprattutto fra l’Italia e la Russia?

— Mi auguro che le sanzioni vengano meno al più presto possibile, perché un rapporto di distensione sia sotto il profilo economico sia politico è sempre auspicabile. I governanti italiani hanno sempre cercato di avere degli ottimi rapporti con la Russia, sarebbe molto molto auspicabile che questi rapporti potessero continuare a questo livello con piacere per il popolo e i governi.

Simona Agostini, scrittrice

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Opinioni
Tatiana Santi

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